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Lievito chimico: cos’è, come si usa e ricetta per prepararlo in casa

Lievito Chimico Cosa Come Si Usa Ricetta

Il lievito chimico in polvere è un’alternativa “facile” al lievito madre o naturale, non è altrettanto qualitativo ma non deve nemmeno essere demonizzato. Viene utilizzato principalmente per dare volume e rendere soffici gli alimenti da forno e si attiva grazie a una reazione acido-base che produce un rilascio forzato di bolle di anidride carbonica nell’impasto dando origine ad una lievitazione.

In questo articolo vi racconteremo delle caratteristiche del lievito chimico, della sua composizione, dell’uso in cucina e della sua storia.

Nel nostro blog abbiamo parlato di tanti tipi di lievitazione, concentrandoci prevalentemente sul nostro amato levito madre naturale ma anche approfondendo la conoscenza dell’usatissimo lievito di birra.

Oggi abbiamo deciso di parlare del lievito chimico, meno usato dai panettieri ma piuttosto comune nelle ricette casalinghe. Questo tipo di lievito in vendita in ogni supermercato sotto forma principalmente di bustine confezionate, viene utilizzato come alternativa soprattutto al lievito di birra. La sua caratteristica più particolare è che non ha per niente sapore ed è quindi molto adatto specialmente per la realizzazione di prodotti dove l’aroma che sprigiona il classico lievito non è gradito oppure nella preparazione di soffici pastelle per frittura.

Il lievito chimico fa male?

Ci sono molti pregiudizi nei confronti di questo preparato lievitante, dovuti soprattutto al fatto che venga identificato con il termine “chimico”, parola che rimanda a sostanze nocive o tossiche.

Sottolineiamo che questo composto è assolutamente non dannoso e fatto con sostanze alimentari comunissime! Contrariamente a quanto si possa credere, la lievitazione ottenuta con esso è un processo naturale e di sicuro non pericoloso. L’aggettivo chimico infatti viene spesso mal interpretato, ma indica semplicemente che la lievitazione viene innescata da una reazione chimica e non viene prodotta da starter biologici (come accade nel lievito madre).

Detto questo, un prodotto da forno fatto con questo tipo di lievito potrebbe risultare un po’ meno digeribile, ma questo dipende molto da come è stato creato l’impasto e dalle intolleranze del soggetto che lo consuma.

Come agisce il lievito chimico

Alla base delle capacità lievitanti del lievito chimico c’è una reazione acido-base che produce anidride carbonica molto rapidamente, soprattutto rispetto alla fermentazione.

I lieviti in polvere che si trovano in commercio sono generalmente composti da bicarbonato di sodio (la componente alcalina più comune) e da una parte di sali acidi come l’acido tartarico. Si trova poi una parte di acido inerte come amido di mais oppure fecola di patate.

In passato la lievitazione chimica si otteneva semplicemente unendo bicarbonato di sodio a liquidi acidi come il succo di limone, l’aceto o il cremore tartaro. Poi venne inventata nel 1843 la polvere chimica lievitante, che venne perfezionata nel 1869 fino a diventare il mix lievitante che è in uso ai giorni nostri.

Uso in cucina del lievito chimico

Si può usare questo tipo di lievito quando per un panificato o un dolce si vuole ottenere una lievitazione veloce e non si gradisce l’aroma tipico del lievito naturale. Come utilizzo in un prodotto base calcolate 5 g di lievito chimico per far lievitare correttamente un impasto da 250 grammi di farina. È importantissimo valutare la preparazione che si ha per le mani: se l’impasto contiene troppi elementi acidi (yogurt, succo di arancia…) il lievito chimico in polvere potrebbe non reagire come si deve conferendo un sapore poco piacevole e poca crescita.

Per quanto riguarda invece la conservazione consigliamo di fare attenzione a calore e umidità che possono portare il composto a deteriorarsi prima della data di scadenza e a risultare meno efficace. Per verificare che il lievito chimico in polvere sia ancora utilizzabile, basta semplicemente metterne un cucchiaino in una tazza di acqua tiepida e se produce una reazione frizzante, il prodotto è ancora buono.

Ricetta per fare in casa il lievito chimico

Avrete capito che il lievito chimico in polvere è una semplice miscela di bicarbonato di sodio e acidificanti, quindi non è affatto difficile prepararlo in casa con pochi semplici ingredienti. Oltre al bicarbonato si possono usare il classico aceto di vino bianco, oppure yogurt, limone, latticello o cremore tartaro. Un lievito fatto in casa dalla ricetta collaudata è questo che vi proponiamo in una semplicissima ricetta lampo adatta a preparazioni dolci e salate e molto tollerabile da chi non digerisce bene i lievitati.

Vi servirà 1 limone medio e 1 cucchiaino di bicarbonato. Spremete un limone e filtratene il succo. Nel liquido estratto sciogliete il cucchiaino di bicarbonato di sodio, mescolando bene vedrete che il composto inizierà a far bolle, in questo momento unitelo all’impasto che state preparando e gestitelo proprio come fareste con un lievito chimico confezionato, scoprirete che non ci saranno troppe differenze nel sapore e nemmeno nella capacità lievitante.

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