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Insetti nella farina: cosa fare, come difendersi e come evitarli

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In questo articolo affronteremo un argomento decisamente non piacevole ma che purtroppo ha toccato quasi tutti almeno una volta nella vita. Sicuramente sarà capitato anche a voi di trovare nelle dispense di casa prodotti contaminati dalla presenza di insetti e altre bestioline poco piacevoli da scovare. Appena possono si annidano nella pasta, nei cereali, nel riso e ovviamente nella farina quando lasciamo questi alimenti incustoditi e magari ad alte temperature.

In questo articolo scopriamo quali siano i parassiti che si sviluppano nella farina, come contrastarli e quali sono i danni che possono provocare al nostro cibo.

I più comuni parassiti della farina

Ovviamente i parassiti della farina sono molti e di categorie differenti, quelli più presenti nelle dispense italiane sono senza dubbio quelli dell’ordine dei Lepidotteri e della famiglia dei Tenebrionidi. Nomi poco avvenenti che indicano piccole creaturine non certo letali ma molto fastidiose. In particolare vi racconteremo della Tignola grigia della farina, della Tignola fasciata, della Piralide della farina e del Tribolio delle farine.

  • Tignola grigia della farina

La tignola grigia della farina è un parassita incredibilmente diffuso nelle dispense di quasi tutto il mondo, sono insetti alati i cui adulti arrivano a misurare al massimo 15 mm e sono di colore grigio marrone con striature a zig zag e spesso la parte posteriore delle ali più chiara. Le larve invece sono bianche con la testa marrone ma possono essere anche rosate o verde chiaro e misurano fino a 20 mm.

La Tignola grigia ama la farina e la crusca ma non disdegna altri alimenti che si trovano in dispensa. Spesso si vedono le tracce del suo passaggio perché lascia una certa scia bavosa e piccoli escrementi. La buona notizia è che generalmente si sviluppano tra i 25 e 30 °C, quindi le dispense sempre fresche (come quelle industriali) saranno generalmente al sicuro da questa Tignola.

  • Tignola fasciata

La Tignola fasciata è una piaga a livello mondiale, si tratta sempre di un insetto alato, di color grigio chiaro con la zona anteriore bruna e delle stesse dimensioni della precedente Tignola. Le larve di questa specie sono particolarmente invasive, possono perforare le confezioni meno solide e raggiungere i loro alimenti preferiti come la farina ed i cereali (ma anche zucchero, cacao e frutta secca lasciando una scia di escreti e secreti poco allettante. Purtroppo la cattivissima notizia è che questa specie vive tranquillamente a suo agio tra i 18 e 30°C, ovvero la temperatura tipica delle nostre case.

  • Piralide della farina

La piralide della farina è ovviamente molto ghiotta di farina e cereali ma predilige ambienti decisamente umidi e alimenti infestati da muffe. Da adulti sono farfalline brune, con ali più chiare alle estremità. Da larve sono particolarmente grandi, fino a 25 mm e risultano ben visibili nonostante il tipico colore bianco sporco. Amano le temperature calde ma non troppo (attorno ai 25° C) ma soprattutto gli ambienti molto umidi e infestati da muffe, quindi una dispensa pulita, areata e asciutta le terrà lontane.

  • Tribolio delle farine

Cambiamo genere e passiamo al tribolio delle farine, un insetto che è molto facile incontrare nelle dispense del Bel Paese e che appartiene alla famiglia dei Coleotteri. Gli adulti di questa specie sono di colore rosso-bruno, misurano 3 o 4 mm e hanno una sorta di forbice nella parte anteriore del corpo, le larve di color giallo pastello sono lunghe 6 mm e sono polifagi che amano particolarmente farina e crusca. Dopo essersene alimentati gli adulti secernono una sostanza dall’odore acre e rossastra che rende gli alimenti non commestibili. Anche in questo caso si tratta di insetti da dispensa che si adattano bene a temperature tra i 20 e 40 °C.

Come avviene la contaminazione della farina

I parassiti in questione arrivano alle nostre dispense in vari modi, la contaminazione può essere già avvenuta alla raccolta oppure nelle successive fasi di lavorazione e stoccaggio degli alimenti. Come abbiamo visto molti di questi insetti sono in grado di divellere le confezioni dei prodotti e quindi nessuna fase di conservazione a temperature non rigide è sicura. I momenti peggiori sono le fasi in cui i prodotti imballati vengono lasciati in stoccaggio per molto tempo a condizioni ambientali ideali per la proliferazione degli animaletti infestanti. Anche la parte del trasporto e la conservazione nei magazzini dei negozi può essere pericolosa, perché i camion e i magazzini potrebbero non essere sanificati, vi sono spesso ammassate molte merci differenti e basta poco per una contaminazione. Inoltre individuare le infestazioni in principio non è affatto semplice perché le prime tracce sono poco visibili, uno dei markers più evidenti è senza dubbio lo strascico opaco della bava seriacea prodotta dalle larve ma si nota solo guardando con molta attenzione.

Eliminare i parassiti della farina dalla dispensa

Senza dubbio dovete tenere ben presente che un ambiente umido e caldo può solo far piacere ai parassiti e ne incentiva lo sviluppo. Quindi prevenire in questo caso è fondamentale, meglio una dispensa ventilata e fresca, ma comunque senza accessi facili. La pulizia è importante perché un ambiente salubre è ostico allo sviluppo di alcune specie, poi è necessario controllare tutte le merci stipate, in caso di confezioni rotte ma non evidentemente contaminate consigliamo l’inscatolamento in contenitori sigillati. Il sottovuoto è senza dubbio un’opzione perfetta per evitare interscambi tra i vari alimenti. Altra cosa importante è non accumulare troppa farina se non si riesce a conservare in modo idoneo, oppure dotarsi di una serie di contenitori rigidi di plastica dove separare i vari alimenti.

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Nella primavera del 2018 i F.lli Alessandro e Raffaele Bassini si preparano a trasferire l’azienda in una sede importante di circa 3500 mq nel comune di Forlì.

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