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Cos’è la crusca: vantaggi per la salute e controindicazioni

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Un tempo era un prodotto di scarto della lavorazione dei cereali che veniva destinato come alimento per il bestiame, poi dagli anni ’90 c’è stato un vero e proprio boom del consumo di crusca soprattutto a colazione per implementare l’apporto di fibre.

Ma cos’è la crusca? Scopriamo insieme perché fa tanto bene e quale scegliere per migliorare la propria dieta.

Anni fa si diceva di un commerciante poco leale che vendeva “crusca per farina”, a sottolineare quanto questa fosse poco considerata nel settore alimentare. Era infatti considerata adatta solo per gli animali e per chi non aveva i soldi per permettersi “le farine buone”. Oggi è stata molti rivalutata per i suoi valori nutrizionali molto particolari, adatti soprattutto a chi vuole avere il fisico perfetto! Dopo aver scoperto insieme il mondo delle farine integrali vediamo cosa sia la crusca e come si utilizzi nei prodotti da forno.

Cos’è la crusca

Questo termine indica l’involucro esterno che riveste i semi di avena, riso, grano e molti altri cereali. Nella produzione di farine raffinate rappresenta uno dei più consistenti scarti del processo produttivo, il tessuto fibroso stratificato compreso fra il tegumento esterno (cariosside) e il tessuto interno (endosperma) che deve essere rimosso per ottenere un chicco pulito. Una volta isolato si presenta sotto forma di scaglie di color sabbia o marrone, dalla consistenza fibrosa e grossolana. Non è un ingrediente gradito nelle farine classiche perché appesantisce gli impasti e (avendo alte percentuali di acidi grassi e di enzimi litici) facilita i processi di irrancidimento ed ossidazione dei prodotti da forno (oltre ad avere un colore decisamente scuro).

Proprietà della crusca

La crusca è oggi associata a un’alimentazione sana e attenta, è il classico prodotto consumato da chi vuole assicurarsi buone funzioni intestinali e sentirsi sazio ma non appesantito.

Vediamo insieme perché.

La cosa che tutti sanno della crusca è che, nonostante non sia particolarmente gustosa, è un ottimo alimento che fa bene alla salute che bisognerebbe sforzarsi di mangiare. Infatti è famosa per facilitare il transito intestinale e dare regolarità. Infatti permette una migliore pulizia di tutto l’intestino, una maggiore motilità del colon e facilità l’eliminazione di scarti tossici dal corpo.
Più è ricca di componenti insolubili e più ha effetto lassativo! E per quanto riguarda il senso di sazietà invece? Beh, chi l’ha provata lo sa… qualche cucchiaio al mattino e ci si sente subito senza voglie! Infatti le sue fibre si gonfiano all’interno dello stomaco e danno un’immediata “pienezza” con un apporto calorico limitatissimo! Un altro vantaggio è che è in grado di regolare l’assorbimento dei nutrienti, soprattutto di grassi e colesterolo. Anche i diabetici possono beneficiare dei suoi vantaggi in quanto è uno di quegli alimenti capaci di limitare gli sbalzi glicemici modulando dolcemente la curva giornaliera della glicemia.

Insomma è un prodotto consigliatissimo a chi soffre di patologie cardiovascolari, problemi e sensibilità intestinali, stipsi, sovrappeso, diabete e chi semplicemente vuole tenersi in forma e depurare il corpo.

Controindicazioni dell’assunzione prolungata di crusca

Dopo quello che abbiamo detto, la crusca sembrerebbe essere la cura a tutti i mali! Il problema è che molti la considerano come un integratore universale di fibre e tendono a sostituirla al consumo di frutta e verdura. È vero che contiene moltissime fibre ma è anche vero che è poverissima di nutrienti e quindi va considerata per quel che è e non come un sostituto dei vegetali! Inoltre ha anche delle vere e proprie controindicazioni, se non è prodotta con criteri biologici potrebbe essere nociva (è la parte che assorbe più sostanze tossiche nel seme) inoltre per il suo effetto “pulizia dell’apparato digerente” può portare ad un impoverimento di sali minerali e vitamine e a scarso assorbimento dei nutrienti.

Ci sono poi persone che presentano o sviluppano intolleranze alla crusca (soprattutto manifestando gonfiore addominale e flatulenza). A volte si tratta di episodi sporadici di assestamento mentre per altri è il corpo che fa sapere di non gradire affatto questo alimento, in questo caso meglio evitarne l’assunzione. In ogni caso è sempre bene accompagnarla a tanti liquidi o il suo passaggio nello stomaco e nell’intestino asciutto potrebbe essere troppo aggressivo e creare addirittura un blocco!

Quale crusca scegliere

Come abbiamo anticipato esistono moltissimi tipi di crusca! La più ricca di fibre è quella di frumento (di grano duro o tenero) ed è anche quella consigliata come supplemento nelle diete. Molti dietologi però suggeriscono di scegliere dei mix di crusca che includano anche orzo, farro o se si è intolleranti al glutine anche mais e riso! Come sempre la migliore soluzione è non essere troppo selettivi e mangiare di tutto un po’ (ma sempre con un occhio alla qualità del prodotto)…

Crusca nel pane e nei prodotti da forno

Siete amanti del pane dal tocco integrale? Sappiate che molte volte è anche la crusca a dare quel sapore super rustico al vostro panino. Ma anche qui c’è da fare attenzione al suo uso improprio. Questo infatti è una materia prima eccellente per tutti i prodotti da forno dolci e salati per la sua ricchezza in fibre. Può essere inserita negli impasti di tipo integrale: in questo modo si otterranno pane o biscotti gustosi, ricchi di nutrienti provenienti da tutte le parti del chicco e anche con un alto livello di fibre. A volte invece il prodotto integrale “economico” viene creato a partire da farine raffinate con la sola aggiunta di crusca per dare il classico colore scuro, una scorciatoia molto poco attenta alle qualità nutrizionali degli alimenti che andrebbe evitata.

Un modo sano e gustoso per usarla nel pane è come topping per un prodotto dal sapore rustico, un bel tocco estetico che regala anche una croccantezza e un gusto decisamente extra!

Noi lo sappiamo bene perché usiamo sempre la crusca per rendere ancora più speciali i bocconcini ai cereali con topping di semi di Camillo!

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Fornaio dal 1963

Nella primavera del 2018 i F.lli Alessandro e Raffaele Bassini si preparano a trasferire l’azienda in una sede importante di circa 3500 mq nel comune di Forlì.

Cambia l’organizzazione e si sviluppano le competenze, ma rimane immutato l’amore per il territorio e l’impegno nel mantenere alta la qualità del prodotto, selezionando materie prime eccellenti, ricette di ispirazione tradizionale, ricerca di sapori unici e lavorazioni artigianali.

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