La farina di soia è una polvere ottenuta dalla macinazione dei semi dell’omonimo vegetale utilizzatissima nella cucina orientale ma meno popolare in Italia. È un alimento altamente versatile, capace di garantire un apporto proteico importante, facilmente digeribile e privo di glutine. Si tratta di un prodotto sano e nutriente, adatto alla panificazione, vediamo insieme il perché.

Come quasi tutte le farine anche questa dal tocco esotico è molto funzionale e può essere usata in cucina sia per panificati lievitati o non lievitati: ultimamente la troviamo nel pane, nella pizza, nei dolci, ha un sapore piacevole e poco invasivo ma ha una lievitazione molto più lenta della media delle farine classiche e impastarla necessita di molta acqua.

Caratteristiche della soia

La soia è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o leguminose) di origine est-asiatica. Viene coltivata soprattutto ad uso alimentare (anche come foraggio zootecnico) e può essere consumata fresca o secca. Con la soia vengono prodotti anche emulsionanti molto usati, olio e integratori alimentari proteici. Spesso viene aggiunta nei panificati perché riduce l’invecchiamento del pane che ha quindi una shelf life (in poche parole: rimarrà per più tempo buono e croccante) molto maggiore in sua presenza.

La storia degli OGM

In Italia la soia si è conquistata una brutta nomea come prodotto di scarsa qualità perché coltivato massivamente grazie alle modificazioni genetiche. Certo è stato per molto tempo insieme al mais uno dei prodotti del settore agroalimentare più massivamente geneticamente modificato ma questo non significa che tutta la soia in circolazione oggi sia OGM. Anzi ci teniamo a sottolineare che questo ingrediente interessante viene prodotto da tante aziende (anche italiane) a partire da materie prime e materiale di altissima qualità con un’ottica completamente biologica che nulla ha a che fare con gli artefatti genetici che per molto tempo hanno gettato ombre scure su questo alimento.

La soia è quindi vittima di un pregiudizio errato: molto simile a quello che sostiene che mangiare pane faccia male.

I nutrienti della farina di soia

Questa farina è ampiamente utilizzata in campo alimentare per il suo ampio valore energetico e la sua ricchezza di aminoacidi essenziali. Offre un buon apporto di carboidrati complessi e fino al 5% di fibre. Si usa moltissimo negli alimenti vegani/vegetariani e in quelli per celiaci (o i generale di chi vuole limitare o evitare il glutine), per chi non consuma prodottidi origine animale è preziosissimo soprattutto per la sua alta concentrazione di proteine dall’ottimo valore biologico (tanto da farne un integratore molto usato). Queste particolari proteine hanno dimostrato anche eccellenti potenzialità ipocolesterolemizzanti. La soia è anche ricca di antiossidanti come ad esempio i potenti isoflavoni. Per quanto riguarda le vitamine abbonda la tiamina (vit. B1), la riboflavina (vit. B2) e niacina (vit. PP) invece tra i sali minerali non mancano ferro, potassio, calcio e fosforo.

A chi fa particolarmente bene la farina di soia?

La farina di soia è un’ottima scelta alimentare per variare la propria dieta e assumere proteine, carboidrati e zuccheri semplici (tutte ottime fonti energetiche). Contiene poco amido e zero glutine, quindi è molto digeribile per tutti (anche i celiaci o gli intolleranti al glutine) inoltre ha generalmente un indice glicemico basso, limitatissimo se comparato ad esempio con la classica farina derivata dal grano. Questo la rende perfetta per la dieta di chi deve tenere sotto controllo il livello di glucosio nel sangue ed è quindi consigliatissima per i diabetici. Non solo: è ottima generalmente per tutte le patologie correlate al metabolismo grazie all’elevato contenuto di acidi grassi essenziali del gruppo omega 3. Ovviamente anche chi deve aumentare l’apporto proteico, come gli sportivi o i vegetariani/vegani possono trovare vantaggio nella scelta della farina di soia nel pane, nella pasta, nella pizza ma anche nei dolci. La soia in generale viene consigliata anche alle donne che affrontano la menopausa perché contiene isoflavoni e fitoestrogeni. In generale è una buona scelta anche per chi segue una dieta ipocalorica per perdere peso ma non vuole rinunciare al pane.

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