skip to Main Content

Piadina romagnola vegana: ricetta senza strutto e farciture veg

Piadina Romagnola Vegana Ricetta Senza Strutto

La piadina è un alimento sano e molto versatile, si può farcire con quello che si preferisce e si adatta perfettamente a un pasto principale come a un aperitivo o uno spuntino. Questo passe-partout per tutte le occasioni piace a tutti, si può comprare pronto o si prepara in casa in tempi davvero ridotti ma soprattutto si può creare adattando la ricetta originale alla dieta vegetariana o vegana.

Come? Con la farina che preferite, sostituendo lo strutto con l’olio d’oliva ed evitando o sostituendo con un prodotto veg il latte vaccino… è assolutamente possibile preparare buonissime piadine molto simili alla versione originale romagnola!

La Romagna ha una tradizione culinaria molto improntata sulla carne, ma non per questo tutte le piadine in circolazione vengono fatte con impasti che contengono strutto per poi essere farcite con affettati per soli carnivori. Oggi moltissime piadinerie tra le più amate dagli estimatori locali hanno intere pagine del loro menù dedicate alle opzioni vegane che sono assolutamente gustose e degne di nota e molto apprezzate anche di chi vuole optare un pasto veloce ma leggero, senza rinunciare al gusto.

Piadina senza strutto e senza latte

La ricetta della piadina senza strutto con olio è molto semplice che solitamente ottiene la benedizione anche da parte dei romagnoli DOC. Certo, la piadina romagnola verace non è assolutamente adatta ad uno stile di alimentazione vegano e nemmeno vegetariano, ma grazie alla sostituzione dello strutto con olio evo e del latte vaccino con quello vegetale si è semplice ottenere un’alternativa deliziosa alla classica ricetta made in Romagna.

Anzi vi diciamo di più, sono moltissime le persone (specialmente le nuove generazioni attenti alla linea e alla salute alimentare) che in questa ricetta sostituiscono lo strutto con l’olio d’oliva non per restrizioni particolari ma per preferenza personale.
Infatti il sapore è leggermente diverso ma decisamente molto buono e anche la consistenza rimane piacevolmente morbida, il tutto con una maggiore digeribilità e con l’aggiunta dei validi benefici dell’olio extra vergine d’oliva (ne abbiamo parlato in questo articolo di approfondimento).

Inoltre questo tipo di piadina è solitamente anche adatta agli intolleranti al lievito (c’è solo un pizzico di bicarbonato) e al lattosio, oltre a poter diventare gluten free con l’uso di una farina specifica… ecco la piadina all’olio evo piace a tutti!

Piadina con farina integrale

Le piadine vegane vengono spesso proposte anche agli “onnivori” come alternativa light e quindi preparate anche con farine molto ricche di fibre specialmente quelle integrali. In generale non si tratta di impasti whole wheat al 100% ma di mix di farina bianca (meglio usare la 0 che la 00) e di non raffinata di diversa tipologia (grano tenero, farro, kamut, canapa…), la ricetta invece non si sposa bene con la segale e vi sconsigliamo di usarla.

Ricetta della piadina vegana all’olio evo

Ingredienti (circa 6 piadine)
500 g di farina di grano tenero “0″ (o la farina che preferite!)
6 cucchiai colmi di olio extravergine di oliva
2 cucchiaini rasi di sale fino
1 cucchiaino raso di bicarbonato
150 ml di acqua + 100 ml di latte di soia (tiepidi)

Preparazione dell’impasto e cottura della piadina

In una ciotola capiente mettete la farina a fontana, unite l’olio, il sale e il bicarbonato e mescolate bene con una forchetta. Aggiungete il latte e iniziate ad aggiungere parte del mix di latte e acqua, impastate bene e poi continuate ad aggiungere e lavorare fino all’ottenimento della consistenza desiderata (non troppo appiccicosa e non eccessivamente farinosa).
A questo punto trasferitevi sul piano di lavoro e iniziate ad impastare bene con le mani, aggiungendo se necessario altro liquido o altra farina. Quando il composto è omogeneo e liscio formate una palla, ungetela in superficie e mettetela a riposare nel contenitore coperta da pellicola.

Lasciate riposare l’impasto per circa 30 minuti quindi riprendete la lavorazione e formate un cilindro: porzionate l’impasto in 6 pezzetti e trasformate ognuno di questi in una pallina. Stendete poi ognuna di queste con un mattarello cercando di ottenere una forma circolare e mantenendo uno spessore tra i 2 e i 7 mm (considerate che l’impasto probabilmente crescerà un pelo in cottura!).
Ora cuocete su entrambi i lati le vostre piadine, una alla volta su una padella ben calda (antiaderente, una piastra o un testo) bucherellandole con la forchetta per evitare rigonfiamenti e cotture non uniformi. Avrete portato la cottura a buon fine quando vedrete le classiche macchioline marroni della piadina romagnola!

Come farcire la piadina vegana: idee e ricette vegetali

Per preparare la perfetta piadina vegana non è affatto necessario allontanarsi troppo dalla tradizionequesto vale non solo per l’impasto e la preparazione ma anche per la farcitura! Per esempio consigliamo a tutti gli appassionati di piadina di provare le versioni con salumi e formaggi vegetali che oggi hanno raggiunto un buon livello in quanto a sapore e qualità.

Ma a nostro parere la piadina veg per eccellenza è quella con un buon ripieno di verdure grigliate, ideali anche le aggiunte di creme di olive, di tartufo o di legumi (l’hummus è un classico sempre sfizioso per accompagnare i panificati!). Siete propensi a optare per un crescione invece che per una versione aperta? È ancora più facile preparare ottime farciture tutte vegetali: provate un ripieno di zucca e patate senza formaggio, uno con le melanzane al pomodoro o il più classico crescione alle erbe di campo!

Precotti
Superior

I pani e le focacce ricchi di fibre, con lievito madre e lievito naturale.

Scarica il catalogo
Le
Focaccine

Ideali per preparare una gustosa merenda.
Provale da sole o farcite.

Scarica il catalogo

Camillo Bassini,
Fornaio dal 1963

Nella primavera del 2018 i F.lli Alessandro e Raffaele Bassini si preparano a trasferire l’azienda in una sede importante di circa 3500 mq nel comune di Forlì.

Cambia l’organizzazione e si sviluppano le competenze, ma rimane immutato l’amore per il territorio e l’impegno nel mantenere alta la qualità del prodotto, selezionando materie prime eccellenti, ricette di ispirazione tradizionale, ricerca di sapori unici e lavorazioni artigianali.

Back To Top