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Pane frattau: la ricetta sarda con il pane carasau

Pana Frattau Ricetta Sarda Pane Carasau

Il pane frattau è un delizioso classico della cucina sarda e il suo sapore è universalmente considerato irresistibile, un po’ come per la pizza. È facile da preparare e può essere servito non solo come piatto di portata ma anche come primo piatto o antipasto. Gli ingredienti principali sono piuttosto facili da reperire (pane carasau, uova, salsa di pomodoro e pecorino sardo) e si combinano perfettamente per creare un’esperienza culinaria unica noché una ricetta salvacena ideale!

Originariamente nato dalla necessità di evitare lo spreco di pane avanzato in casa, è diventato una prelibatezza appetitosa e saporita, alla quale pochi possono resistere… ecco tutto quello che c’è da sapere su questo piatto a 5 stelle della cucina sarda e una semplice ricetta per prepararlo a casa.

Cos’è il pane frattau (o fratau)

A prima vista, potrebbe sembrare una pizza insolita, ma se osservate da vicino, scoprirete che si tratta invece di qualcosa di totalmente differente ma ugualmente goloso, parliamo del pane frattau o fratau (con una sola “t”) un piatto tradizionale molto noto della Sardegna, originario della Barbagia, zona centrale dell’isola.
È fatto da una base di pane carasau ammorbidito nel brodo e condito con pomodoro, il sempre presente pecorino e un uovo cotto in camicia. Una ricetta semplice e antica, di recupero, facile da preparare anche a casa se avete a disposizione del pane carasau (se non conoscete questo ingrediente leggete questo articolo).

Origine del pane frattau

La leggenda narra che le massaie sarde lo inventarono in occasione della visita in Sardegna del re Umberto I, desiderose di stupirlo crearono una vera magia gastronomica con i pochi ingredienti che avevano a disposizione: pane carasau, conserva di pomodoro, pecorino grattugiato, brodo di carne (spesso di pecora) e uova fresche del pollaio. Nacque così un piatto povero ma incredibilmente ricco di sapore, che presto divenne parte integrante della tradizione isolana.

La sua storia manifesta radici popolari anche nel nome, il quale rivela una mentalità casalinga anti-spreco. “Fratau” significa infatti grattugiato o ridotto in pezzi: originariamente, i pastori in transumanza portavano con sé il pane carasau, l’acqua e un pezzo di pecorino o salsiccia, il tutto riposto nella “taschedda,” un piccolo zaino in pelle. Al ritorno a casa, il pane carasau, frantumato in piccoli pezzi, veniva recuperato in questo modo, ammorbidito nell’acqua o nel brodo e abbinato ai semplici ingredienti della tradizione contadina.

Ricetta del pane frattau

Preparare questo piatto è piuttosto semplice. Iniziate sbucciando una cipolla piccola, tritatela finemente e fatela rosolare in un pentolino con alcuni cucchiai di olio extravergine di oliva.

Una volta che la cipolla sarà leggermente appassita, aggiungete la passata di pomodoro, insaporite con del sale e lasciatela cuocere a fuoco medio per circa 14 minuti. Per arricchire il sapore, potete aggiungere qualche fogliolina di basilico.

Nel frattempo, preparate le uova in camicia. In una pentola, portate a ebollizione 2 litri di acqua e 100 ml di aceto. Rompete il guscio dell’uovo in una ciotolina, con una frusta, create un vortice nell’acqua, al centro del quale lasciate cadere delicatamente l’uovo.
Lasciate che l’uovo si avvolga su sé stesso, nascondendo il tuorlo all’interno dell’albume. Questo processo richiederà circa 2 minuti. Se il vortice rischia di fermarsi, mescolate delicatamente con un cucchiaio seguendo il movimento dell’acqua.

Una volta che l’uovo è pronto scolatelo con delicatezza usando una schiumarola e asciugatelo con un foglio di carta assorbente.

Ora dividete le fette di Pane Carasau in 4 pezzi ciascuna, quando la passata di pomodoro è ben rappresa, versate un po’ di brodo in una pentola capiente e, una volta che sarà sufficientemente caldo, immergetevi delicatamente le fette di Pane Carasau, facendo attenzione a non inzupparle troppo. Disponetele nei singoli piatti, alternando strati di pane con strati di salsa al pomodoro e pecorino grattugiato.

Create due strati per ogni piatto, terminando con una generosa spolverata di pecorino e un uovo in camicia. Servite immediatamente ai vostri commensali quando è ancora ben caldo oppure lasciate intiepidire per gustarlo in una giornata molto calda.

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