skip to Main Content

Pane carasau: come si mangia e come usarlo nelle ricette salate

Pane Carasau Come Si Mangia Ricette Salate

In sardo c’è un proverbio molto noto che dice così: “pane et casu e binu a rasu”. Senza dubbio i sardi hanno individuato già da tempo la ricetta della felicità: pane, formaggio e bicchiere pieno.

Quando si parla di pane in quest’isola bellissima non si può non pensare al tipico carasau, una ricetta che fa parte della tradizione culinaria popolare che ha conquistato molti vacanzieri ed è diventata amatissima in tutta Italia. Scopriamo insieme le particolarità, la storia e l’uso in cucina del pane carasau.

Questo tipo di pane croccante è tra i più antichi d’Italia, tanto che ci sono testimonianze della sua produzione già nell’età del bronzo, in generale si tratta di un panificato molto legato alla consuetudine della transumanza e in generale alla pastorizia perché, a differenza di altri pani lievitati, questo ha una conservazione davvero lunghissima.

Cos’è il pane carasau e come si prepara

Si tratta di un prodotto tipicamente secco, sfogliato e molto croccante che non contiene mollica tanto è sottile. Si presenta in grandi dischi dal colore dorato e dalla forma leggermente irregolare che possono essere grandi fino a 40 cm di diametro. Gli ingredienti usati per l’impasto sono farina e semola di grano duro, lievito, acqua e sale. La ricetta si è inizialmente diffusa soprattutto nella regione della Barbagia per poi diventare tipica di tutta l’isola con alcune varianti di preparazione.

Per ottenere una grande longevità (si parla di quasi 200 giorni) e una spiccata croccantezza il carasau viene “biscottato” ovvero sottoposto a una doppia cottura/tostatura che lo priva in modo molto efficace dei liquidi che lo renderebbero altrimenti piuttosto molle. Una volta sfornate le sfoglie vengono impilate intere oppure spezzate in due o in quattro e impacchettate solo quando sono ben fredde per non rischiare di generare umidità.

Questo pane così nutriente e duraturo veniva preparato in famiglia e poi usato dai pastori che stavano a lungo lontano da casa per far pascolare il bestiame in luoghi lontani, insieme soprattutto ad affettati e formaggi. La sua preparazione era un vero e proprio momento rituale, un procedimento sacro che doveva essere rispettato in ogni gesto e che comprendeva anche preghiere, riti e gesti scaramantici specifici tramandati di generazione in generazione insieme alla ricetta originale.

Origine del nome “carasau”

Fuori dalla regione questo non è un prodotto molto popolare; è anche conosciuto come “carta da musica”, il motivo è semplicissimo: quando lo si tocca o lo si mastica il pane sfogliato fa un piacevole rumore scrocchiarello che ricorda una musica allegra. In Sardegna però viene chiamato con altri nomi oltre che carasau, ma tutti piuttosto assonanti come carasadu o carasatu. Questo vocabolo nelle sue diverse varianti richiama sempre l’origine del prodotto perché deriva dal termine dialettale “carasare” che significa tostare, tecnica importantissima per garantire la croccantezza di questa sfoglia di pane.

Come usare il pane carasau in cucina: idee e ricette

In passato nelle case di pastori e contadini questo pane particolare si utilizzava non solo per accompagnare gli alimenti ma proprio come piatto sul quale appoggiare le pietanze, facendolo così diventare anche più goloso: assorbiva infatti sughi e condimenti e veniva gustato alla fine del pasto o insieme al resto, boccone dopo boccone.

Oggi è possibile replicare questo ingegnoso sistema ma anche usare le croccanti sfoglie per creazioni più moderne. Come alimento può essere un perfetto sostituto dei grissini o dei crostini di pane per il vostro tagliere di affettati e formaggi, si può usare per fare delle golose lasagnette semplicemente sostituendo la solita sfoglia all’uovo con strati di pane sottile. La ricetta tra l’altro funziona sia con cottura al forno che con impiattamento a freddo, per esempio con verdure alla griglia e una spalmata di crema di ricotta
Per cavarvela con una preparazione veloce potete scegliere di servire il pane carasau spezzettato all’interno di un’insalata oppure, in modo molto elegante servirlo come base per la vostra preparazione, proprio come facevano un tempo i pastori sardi!

Infine se siete in cerca di un’ottima idea per un dolce potete considerare la creazione di un millefoglie di carasau: il procedimento per farlo è semplicissimo in quanto basta caramellare leggermente le sfoglie di pane e comporre una torretta alternandolo con crema pasticcera, per poi finire la preparazione con una spolverata di zucchero a velo e una guarnizione di frutti di bosco freschi o in conserva, una trovata semplicissima ma estremamente golosa.

Precotti

Superior

I pani e le focacce ricchi di fibre, con lievito madre e lievito naturale.

Scarica il catalogo
Le
Focaccine

Ideali per preparare una gustosa merenda.
Provale da sole o farcite.

Scarica il catalogo

Camillo Bassini,
Fornaio dal 1963

Nella primavera del 2018 i F.lli Alessandro e Raffaele Bassini si preparano a trasferire l’azienda in una sede importante di circa 3500 mq nel comune di Forlì.

Cambia l’organizzazione e si sviluppano le competenze, ma rimane immutato l’amore per il territorio e l’impegno nel mantenere alta la qualità del prodotto, selezionando materie prime eccellenti, ricette di ispirazione tradizionale, ricerca di sapori unici e lavorazioni artigianali.

Back To Top