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Dop e IGP: quale pane italiano ha ottenuto le certificazioni?

DOP IGP Quale Pane Italiano Ottenuto Certificazioni

Il pane, quello buono, lo si riconosce dall’odore, dal colore, dal suono che fa quando lo si rompe con le mani… ma soprattutto dal sapore. Per noi italiani amanti dei panificati in generale è molto facile individuare quando un impasto è fatto e cotto ad hoc, ma ci sono anche altri mezzi per avere la certezza che quello che stiamo per addentare sarà un pane speciale: parliamo delle certificazioni DOP e IGP.

In Italia abbiamo tantissimi prodotti tipici che hanno ottenuto queste certificazioni simbolo di autenticità e qualità, possono essere materie prime (come ad esempio un cereale o anche la farina) particolari oppure prodotti finiti (come nel caso del pane). In questo articolo approfondiremo il significato di queste sigle e vi racconteremo quali sono attualmente i tipi di pane a marchio DOP e IGP.

Cosa significa la sigla IGP e DOP

Facendo la spesa è facile che ci cada l’occhio su alcuni prodotti alimentari contrassegnati da marchi come I.G.P. e D.O.P., si tratta di due acronimi che hanno due significati differenti, il primo si riferisce a “Indicazione Geografica Protetta” e il secondo a “Denominazione di Origine Protetta”. Nello specifico sono marchi Italiani che identificano qualità e territorialità con specifiche certificazioni riconosciute nazionalmente e anche dall’Unione Europea, rilasciate da Enti designati dal Ministero delle Politiche Agricole.

Il regolamento comunitario (valido in tutto il territorio dell’Unione Europea e in alcuni Paesi terzi) li utilizza come protezione per prodotti dall’alto valore gastronomico, storico e culturale, si possono ovviamente applicare al pane e anche altri prodotti tipici del settore panificati e pasticceria… ma oltre a tutelare la “tradizione” si tratta anche di tutelare il consumatore e renderlo sicuro del proprio acquisto.

Queste sigle identificano delle vere e proprie eccellenze del settore agroalimentare e vale pertanto la pena di approfondire il significato e chiarire le differenze tra le due opzioni.

L’Indicazione Geografica Protetta definisce un prodotto originario di una regione o paese, le cui caratteristiche possano essere ricondotte all’origine geografica. Per ottenere questa certificazione almeno una fase della produzione deve avvenire nella zona specificamente identificata.

La Denominazione di Origine Protetta invece definisce un prodotto originario di una certa regione, zona o paese, le cui caratteristiche sono essenzialmente o esclusivamente dipendenti dall’origine geografica. In questo caso tutte le fasi produttive e trasformative devono avvenire nella zona individuata, senza eccezioni. Sono elementi chiavi per ottenere questo marchio sia fattori naturali legati all’ambiente geografico sia fattori di carattere umano (ad esempio speciali tecniche artigianali tramandate di generazione in generazione). Insomma, si deve trattare di alimenti unici e inimitabili che davvero meritano una tutela nei confronti della contraffazione (e un aiuto per far sì che la tradizione produttiva continui senza troppi cambiamenti), infatti le denominazioni non possono essere utilizzate per prodotti che copiano quelli originali.

Quali sono i tipi di pane italiano a marchio DOP e IGP?

In Italia i prodotti alimentari a marchio DOP e IGP sono tantissimi ma quelli della categoria “pane” si contano sulle dita di una mano e un po’! Addirittura ad avere la Denominazione di Origine Protetta quando si parla di pane sono solo in due (uno è il pane di altamura del quale vi abbiamo parlato in questo articolo in modo più approfondito).

Ecco un elenco aggiornato alla data di pubblicazione di questo articolo (novembre 2022):

  • Pane casareccio di Genzano IGP, dal 1997, Lazio
  • Pane di Altamura DOP, dal 2003, Puglia
  • Pane di Matera IGP, dal 2008, Basilicata
  • Pagnotta del Dittaino DOP, dal 2009, Sicilia
  • Coppia ferrarese IGP, dal 2012, Emilia Romagna
  • Pane Toscano IGP, dal 2016, Toscana

Poi meritano una citazione anche altri prodotti fatti con acqua e farina (che però non sono pane) noti per la loro bontà e per aver ottenuto un meritatissimo marchio IGP.

In particolare parliamo della Piadina romagnola IGP e della Focaccia di Recco con formaggio… due specialissime delizie che, come molti altri prodotti da forno, hanno rubato il cuore non solo degli italiani ma anche degli appassionati gastronomi stranieri.

Chissà quale sarà il prossimo panificato a ottenere uno di questi riconoscimenti.

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Cambia l’organizzazione e si sviluppano le competenze, ma rimane immutato l’amore per il territorio e l’impegno nel mantenere alta la qualità del prodotto, selezionando materie prime eccellenti, ricette di ispirazione tradizionale, ricerca di sapori unici e lavorazioni artigianali.

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