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Aperitivo con tramezzini veneziani e spritz: ricette per tutti i gusti

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L’aperitivo veneto è noto in tutto il mondo, ma pochi conoscono la storia dietro la creazione dello spritz e dei tramezzini veneziani. Scopriamola insieme in questo articolo per riempirci di nuove idee e ricette da replicare nei nostri aperitivi casalinghi.

L’aperitivo rappresenta un momento unico e speciale di convivialità. Godersi un bicchiere di vino o un cocktail leggero e del buon cibo in compagnia dopo una lunga giornata di lavoro è impagabile. La vera essenza dell’aperitivo risiede nell’essere insieme, chiacchierare, smangiucchiare e ridere con gli amici, il tutto immersi in un’atmosfera accogliente e rilassata.
I veneti sono assolutamente esperti in questo business e i veneziani, con i loro famosi tramezzini hanno davvero inventato qualcosa di semplice ma insostituibile.

L’aperitivo è una tradizione particolarmente importante nella regione veneta, soprattutto per il suo caratteristico spritz, i cicchetti (piccoli stuzzichini) e i tramezzini veneziani, conosciuti in tutta Italia.
Sicuramente avrete sentito parlare dello spritz, ma sapete come è stato creato questo drink? E cosa rende i tramezzini veneziani differenti dai comuni sandwich di pane bianco che si trovano nei bar di tutta Italia?

Storia dei tramezzini Veneziani

I tramezzini veneziani sono facilmente riconoscibili per il loro generoso ripieno che sembra quasi esplodere tra le fette di pane. Questa delizia trova origine dal sandwich inglese, inventato nel XVIII secolo dal conte John Montagu. Sandwich infatti è il nome di una cittadina situata in Gran Bretagna, dove venne creato l’omonimo piatto e dove nacque John Montagu, nel 1718. La sua carriera non venne scandita da molti riconoscimenti, anzi il conte era famoso per corruzione, scandali e soprattutto il gioco d’azzardo… dobbiamo ringraziare però questa sua vita sregolata l’invenzione dello snack che amiamo tanto: l’idea alla fonte della creazione gastronomica dei primi panini farciti all’inglese era quella di avere un pasto veloce ma calorico da consumare al tavolo da gioco senza interrompere il divertimento.

Presto, il tramezzino divenne popolare tra le classi più abbienti e diventò il cibo ideale per accompagnare il tè delle cinque e per essere copiato in tutto il mondo, Italia compresa! In Italia (dove il pane farcito non era una novità), i primi tramezzini vennero creati a Torino, ma fu a Venezia che questa prelibatezza assunse un’importanza significativa e si diffuse ampiamente.

Come sono fatti i tramezzini veneziani?

Comunemente chiamato “El tramesin” in tutto il Veneto, il tramezzino ha caratteristiche molto diverse rispetto al sandwich inglese. Il pane al latte di tipo in cassetta (come quello che vi abbiamo raccontato in questo articolo), rigorosamente privato della crosta, deve essere estremamente morbido e umido, la maionese deve essere sempre abbondante ma dal sapore leggero. Il cuore del tramezzino viene riempito con una generosa farcitura che conferisce al panino la sua tipica forma “bombata”(ecco la differenza con i tramezzini che si trovano nel resto d’Italia che sono solitamente molto più light).

Esistono molte varianti di ripieno per il tramezzino veneziano, e nel corso del tempo la loro varietà è cresciuta. I più classici prevedono l’accostamento di prosciutto con funghi, carciofini o formaggi. Anche combinazioni come mozzarella e pomodoro o tonno e uovo sodo sono molto tradizionali. Per gli amanti del pesce, i tramezzini con gamberetti o granchio sono perfetti, così come quelli con baccalà o sarde, richiamando la tradizione culinaria veneta.

Insomma, le possibilità sono molteplici, e potrai gustare queste delizie durante un aperitivo veneto, accompagnate da un ottimo bicchiere di spritz!

Storia dello spritz

Ecco una piccola parentesi sulla nascita di questo drink perfetto per l’aperitivo con i tramezzini veneziani. L’origine dello spritz risale all’inizio del XIX secolo, durante il periodo in cui il territorio veneto era sotto il controllo asburgico. Si racconta che gli austriaci, abituati alla birra, non gradissero la forte gradazione alcolica del vino veneto e, pertanto, tendevano ad allungarlo con acqua frizzante.
Fu così che nacque il termine “spritz”, derivato dal tedesco “spritzen”, che significa “spruzzare”, poiché l’acqua veniva “spruzzata” nel vino per ridurne la potenza alcolica. Ancora oggi, è possibile trovare in Veneto e Friuli una versione primordiale di questo cocktail, chiamato “spritz bianco”.

Tuttavia, la bevanda arancione che tutti conosciamo oggi ha origini più recenti, risalenti al 1919, quando al vino e alla soda venne aggiunto un ingrediente amaro. Questo tocco caratteristico fu ottenuto con l’aggiunta di un bitter di colore arancione, chiamato Aperol, che fu inventato dai fratelli Barbieri di Bassano del Grappa.

Da quel momento, lo spritz ottenne la sua caratteristica tonalità arancione e divenne una bevanda molto popolare in tutta Italia e poi nel mondo.

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