La tradizione del pane arabo e le migliori ricette per farcirlo
Quello arabo è un panino quasi piatto e di piccole dimensioni preparato comunemente con farina di grano tenero, acqua, olio, lievito e sale. La sua ricetta è semplice e antica, che ben rappresenta anche la tradizione mediterranea essendo una preparazione comune in larga parte di questo bacino. In Italia è molto diffuso per la sua lunga conservazione e perché si presta bene alla farcitura!
Nonostante il nome esotico questo tipo di panificato si trova praticamente in ogni forno italiano, in una forma leggermente diversa da quella che ha in altre zone… ovvero il formato è lo stesso ma se nei paesi d’origine queste pagnotte presentano sempre una sorta di tasca interna, nel nostro paese l’arabo si trova anche con una mollica omogenea, leggera ma uniforme. Assaggiandolo e osservandolo scoprirete che ha tantissimo in comune con la pita greca che viene realizzata con gli stessi ingredienti e anch’essa necessita di poco lievito.
Storia del pane Arabo
Dove nasce la tradizione di questo pane che ha avuto tantissimo successo e che oggi è diffuso sia nei paesi a maggioranza araba che a casa nostra? Molto difficile dirlo, ma questo potrebbe essere il discendente di uno dei pani lievitati più antichi al mondo.
A un certo punto della storia del Mediterraneo molte culture hanno iniziato a creare impasti a base di acqua e farina, gli egiziani in particolare erano esperti panificatori e abbiamo anche prova che scoprirono la lievitazione e la fermentazione (consumavano anche la birra!). Anche in Mesopotamia (ben 4.000 anni fa) si faceva il pane, con una forma davvero similissima a quella dell’odierno pane arabo. In questi luoghi e in gran parte del Medio Oriente si consumava abitualmente questo tipo di pane oppure l’alternativa non lievitata, ovvero il pane azzimo, dal sapore più neutro e molto croccante.
Un panino internazionale, semplice e sano
Essendo di piccola pezzatura, poco saporito e molto morbido, l’arabo è perfetto per accogliere insaccati e formaggi, ma anche per essere usato come pane da tavola, specialmente se fatto con farine e lieviti di qualità che gli danno un sapore più buono e particolare. Purtroppo spesso questo tipo di pane è mal giudicato, un po’ perché se ne trovano in circolazione molte versioni poco qualitative, ricche di conservanti e con scadenze talmente lunghe da essere improbabili, un po’ perché non è un pane autoctono. Ma la verità è che è un prodotto molto semplice che può essere assolutamente un’ottima scelta se fatto da mani esperte, con ingredienti sani e buoni perché si conserva bene ed è molto versatile.
Farciture e utilizzi del pane arabo
Ancora oggi, dopo tanti anni, la tradizione del pane arabo è rimasta molto forte, è un formato perfetto da farcire con salse, carne e verdure (non a caso è la base ideale sia per panini kebab, falafel o gyros) ma anche per creare italianissimi sandwich imbottiti.
Volete qualche idea che si sposi perfettamente con questa pagnotta soffice e accogliente?
Per un tocco particolare consigliamo l’abbinamento perfetto tra salsa tzatziki (fatta con yogurt denso, olio evo, aglio e cetriolo) e carni saporite, come ad esempio una bella fetta d’arrosto, la porchetta o perché no… un buon prosciutto alla brace. La salsa greca è fresca e da quel tocco di acidità che aiuta a rendere particolarissimo un panino.
Volete evitare carne e latticini? Provate a condire il vostro pane arabo con una cucchiaiata generosa di hummus e tante verdurine croccanti oppure testate la nostra ricetta per il panino Mediorientale che unisce sapori etnici a quelli di casa nostra. Se invece siete tipi più classici vi consigliamo di provare l’arabo con mortadella e formaggio squacquerone, vedrete che questo panino dal gusto delicato e molto morbido è davvero perfetto per accogliere anche le combinazioni più classiche della cucina italiana e lasciare tutti soddisfatti!
Camillo Bassini,
Fornaio dal 1963
Nella primavera del 2018 i F.lli Alessandro e Raffaele Bassini si preparano a trasferire l’azienda in una sede importante di circa 3500 mq nel comune di Forlì.
Cambia l’organizzazione e si sviluppano le competenze, ma rimane immutato l’amore per il territorio e l’impegno nel mantenere alta la qualità del prodotto, selezionando materie prime eccellenti, ricette di ispirazione tradizionale, ricerca di sapori unici e lavorazioni artigianali.